il M.U.O.S. non inquina....UCCIDE!
"Il M.U.O.S. (Mobile User Objective System) è uno dei terminali terrestri di un sistema di SATCOM o telecomunicazioni satellitari della marina militare degli Stati Uniti d’America.
ll M.U.O.S. servirà a controllare tutti i paesi che gravitano nell'area che dal Mediterraneo si spinge fino all' Oceano Indiano ed insieme agli altri tre terminali costituirà una "fascia" attraverso la quale tutto il pianeta sarà sotto il controllo ed il "dominio" degli Stati Uniti.
Questo fà, della zona in cui il M.U.O.S. è stato installato, il primo "bersaglio" a cui mirare, per quegli stati che volessero liberarsi del "controllo americano" sui loro territori.
Al di là dell'uso prettamente militare, il M.U.O.S., posto all'interno di un territorio densamente abitato, a pochissimi km dalla cittadina di Niscemi e vicinissimo ad altri centri come Acate, Vittoria Caltagirone, ecc.., altro non è se non la "catastrofica rappresentazione" dell’opera umana nell’ambiente naturale, prova ne è l'enorme devastazione operata all’interno della riserva naturale (SIC) "Sughereta" di Niscemi.
Analisi approfondite, realizzate su richiesta delle stessa Amministrazione Regionale, da studiosi di fama internazionale come Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu del Politecnico di Torino; Eugenio Cottone del Consiglio Nazionale dei Chimici; Valerio Gennaro dell' Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova; Angelo Levis dell' Università di Padova; Alberto Lombardo dell' Università di Palermo; Marino Miceli, Medico di Medicina Generale di Niscemi (Cl) e Cirino Strano, Medico di Medicina Generale, Referente Regionale WWF Sicilia di Vittoria (Rg) ed altre, realizzate su richiesta del Tribunale Amministativo Regionale di Sicilia dal prof D'Amore dell' Università La Sapienza di Roma, hanno dimostrato come il M.U.O.S. rappresenti una grandissima EMERGENZA per la salute di quanti vivono in quella zona, per i pericolosissimi effetti causati dalla potenza erogata dalle tre antenne in un territorio già devastato dalle elettroemanazioni di altre 44 antenne (da 22 anni queste operano in quella zona) e dalla presenza del Petrolchimico di Gela."